Ogni anno, tra febbraio e marzo, a Cargomilla organizziamo le giornate aperte, o open day, in cui accogliamo le persone interessate al progetto e a far parte della nostra piccola comunità educante.
Questa è l’occasione sia per raccontare chi siamo, cosa facciamo, come lavoriamo e quali sono i pilastri pedagogici che ci guidano ogni giorno, che per ascoltare le domande delle persone presenti e rispondere a dubbi e curiosità.
Abbiamo pensato di raccogliere le richieste più frequenti e rispondere anche in questo articolo del nostro blog!
Vi ricordiamo che per contattarci e avere più informazioni potete scriverci a info@cargomilla.it
Buona lettura!
Uscite ogni giorno in escursione dalla sede?
Cargomilla è un progetto di outdoor urbano, questo significa che buona parte della progettazione educativa si costruisce intorno all’esplorazione diretta dell’ambiente esterno in cui ci troviamo.
Ci spostiamo quindi negli spazi urbani e nelle aree verdi con le nostre cargo bike e da qui raccogliamo stimoli e spunti di apprendimento e scoperta. Questo succede praticamente ogni giorno durante la mattinata!
Possono però esserci delle giornate in cui non usciamo: quando facciamo psicomotricità un gruppo rimane in sede e se, ci sono delle giornate di tempo particolarmente avverso o se il gruppo nel momento del cerchio esprime l’esigenza di rimanere dentro, noi assecondiamo la richiesta. In queste occasioni, ci dividiamo in piccoli gruppi che fanno cose diverse, oppure stiamo insieme nella nostra sede.
Sono rare però le occasioni in cui preferiamo lo stare dentro all’uscire: le piccole persone di Cargomilla (e anche noi educatrici!) preferiamo di gran lunga indossare le nostre attrezzature da outdoor, salire sulle nostre biciclette e partire alla scoperta del mondo!

È obbligatorio portare il pasto da casa?
Come associazione di promozione sociale non possiamo cucinare, conservare o modificare gli alimenti e le bevande, per questo motivo i pasti che le persone piccole del gruppo consumano devono essere necessariamente portati da fuori, in monoporzioni già cotte.
Questo apre una doppia possibilità per le famiglie del gruppo informale, che si auto-organizzano in totale autonomia (anche economica) circa i pasti: c’è chi sceglie di cucinare e portare la “schiscetta” da casa, e chi invece opta per aderire alla collaborazione attiva con il Centro Natura di Bologna, che consegna, per chi lo richiede entro le 9.30 della mattina, un pasto vegetariano, biologico e km zero.
Anche questa è una delle possibilità del gruppo informale!

È possibile usare anche i pannolini lavabili?
Come per i pasti, anche per i pannolini c’è molta libertà di organizzazione delle famiglie, che ogni anno cambiano il modo in cui gestire la necessità di avere pannolini in sede per le persone che ancora ne fanno uso.
Alcuni anni ci vengono consegnati i pannolini per tutte le persone piccole a turno da una famiglia ogni volta che ne facciamo richiesta. Altri anni, per esigenze personali delle famiglie, ci vengono portati pannolini per ogni persona, che noi dividiamo e utilizziamo separatamente, comunicando alle famiglie quando finiscono.
Anche in quest’ottica non abbiamo problemi nei confronti dei pannolini lavabili, abbiamo già avuto esperienze in tal senso!

Come gestite il conflitto?
Questa è una domanda molto gettonata che però richiede un approfondimento particolare, perché la risposta non è univoca.
La gestione del conflitto nei contesti educativi 0-6 anni deve tenere in conto di una molteplicità di elementi, tutti molto importanti: la capacità di verbalizzare o meno i propri bisogni, lo sviluppo cognitivo e le fasi di formazione dell’identità, i bisogni emotivi delle persone piccole, le dinamiche relazionali, le dinamiche in atto in quello specifico contesto…
Tutti questi elementi sono imprescindibili da considerare e vanno osservati nel momento in cui si sceglie o meno di intervenire (o non intervenire) in una dinamica di conflitto.
Noi come educatrici a Cargomilla preferiamo sempre il non intervento, all’intervento perché questo permette alle persone coinvolte nella dinamica di trovare il loro modo e il loro tempo per risolvere sia il conflitto che la frustrazione che ne deriva.
Ogni dinamica nasce per un motivo specifico che a volte noi persone adulte non possiamo conoscere, ed è quindi sempre auspicabile rimanere in attenta osservazione a distanza piuttosto che agire attivamente modificando e determinando secondo il nostro punto di vista quel che è in atto.
Chiaramente quando in un conflitto le persone piccole usano la propria fisicità è bene prestare particolare attenzione e interrompere la dinamica per evitare che si possano fare del male, ma anche in questo caso, una volta messe al sicuro le bambine, è importante non colpevolizzare chi alza le mani o portare attenzione solo ai bisogni di chi, apparentemente, sta subendo.
Sarà molto importante invece rimanere vicine a tutte le persone coinvolte, svolgendo la funzione di mediazione e filtro emotivo rispetto a situazioni che magari, per l’età, non si ha ancora abbastanza strumenti per agire diversamente.

La cargo bike è sicura?
La cargo bike è un mezzo visibile, grande sul quale le persone piccole viaggiano dotate di casco e cinture di sicurezza!
Noi scegliamo di percorrere più vie ciclabili possibili, evitando le strade con troppo traffico.
Nei limiti del possibile quindi ci sentiamo molto sicure quando giriamo con le nostre cargo e prestiamo la massima attenzione in ogni momento del percorso!
Come funziona l’ambientamento
A Cargomilla scegliamo da qualche anno di effettuare l’ambientamento seguendo il modello svedese che prevede una prima parte, di tre giorni, in cui una persona adulta di riferimento (sempre la stessa possibilmente) passa con noi tutta la mattina dalle 9.30 alle 11.15 prima del pasto.
Questi tre giorni insieme permettono alle persone piccole e alle persone adulte di osservare e vivere insieme la realtà del gruppo, scoprendo quali sono le routine, inserendosi nei ritmi quotidiani e permettendosi di entrare secondo il proprio tempo nella dinamica di Cargomilla.
Al quarto giorno proviamo il distacco alla porta, durante il quale chiediamo alle persone adulte di fidarsi e affidarci le bimbe e salutarle senza entrare in sede.
Da questo momento in poi i tempi li decide la persona piccola e noi come educatrici non possiamo che rimanere in ascolto e osservazione attiva: chiediamo quindi alle persone adulte di essere reperibili in modo da tornare in sede nel caso dovessero esserci momenti di disagio inconsolabile.
Il nostro obiettivo durante questo periodo è, in primis, quello di rendere l’esperienza alle bambine più fluida e delicata possibile, rispettando i bisogni e i tempi di cui hanno necessità, considerando anche però le complesse dinamiche di vita che spesso le figure adulte di riferimento hanno.
Abbiamo scritto un articolo del blog su questo tema per approfondire ulteriormente l’ambientamento.
Come gestite le autonomie?
La fascia di età con cui lavora Cargomilla, quella della prima infanzia, è quella in cui la crescita e l’acquisizione di nuove autonomie vanno di pari passo, in modo anche molto rapido e incredibile.
Dalla nascita in poi le bambine imparano nuove abilità e potenzialità che se, adeguatamente sostenute e incoraggiate, potranno porre le basi per una crescita sicura e consapevole.
Non è pensabile quindi per noi a cargomilla creare contesti educativi senza dare un’importanza rilevante allo sviluppo e alla cura delle autonomie delle persone piccole che stanno con noi!
Dal camminare, al correre, all’arrampicarsi, all’imparare a mettersi le scarpe o la giacca, al lavarsi le mani o mangiare, allo sparecchiare o bere dalla propria borraccia, la giornata di Cargomilla è costellata da momenti estremamente stimolanti e arricchenti dal punto di vista dell’apprendimento del sapere fare da sé e noi, come persone adulte, abbiamo il compito di porci a lato delle bambine, osservando e incoraggiando, mai sostituendoci a loro ma sempre cercando di capire quale è il limite e cosa invece può essere stimolato e sostenuto.
Essendo un piccolo gruppo eterogeneo in più la funzione dei neuroni specchio, attraverso la quale una bimba guarda una sua pari (o quasi) e impara, imitando è continuamente messa in atto, in una danza quasi magica in cui chi ha imparato, insegna e chi deve imparare, osserva.
Se vi interessa il tema, abbiamo scritto un articolo dedicato ad autonomia e autostima durante l’infanzia.

Hai voglia di far parte del nostro progetto?
Dal 3 marzo al 30 aprile 2025 puoi preiscriverti al gruppo informale di Cargomilla!
Se vuoi ricevere maggiori informazioni o prenotare il tuo posto, scrivici a info@cargomilla.it