Educare alle Differenze è una rete di associazioni che dal 2017, da Bergamo a Siracusa, lavora nella formazione con persone piccole, adolescenti e persone adulte.
Con linguaggi e competenze diverse, le associazioni che fanno parte di Educare alle Differenze si pongono come obiettivo quello di promuovere la libertà di essere se stesse, costruendo immaginari e culture aperte, per contrastare ogni forma di violenza e decostruire gli stereotipi alla base della violenza di e del genere.
Ogni anno, a fine settembre, viene organizzato un meeting nazionale dove, attraverso laboratori, incontri e letture, si vogliono valorizzare progetti di prevenzione alla violenza maschile contro le donne, ai bullismo, all’omobilesbotrasnfobia, al razzismo, all’abilismo e ad ogni altra forma di discriminazione.
A settembre 2023 Cargomilla ha avuto l’onore di partecipare al nono meeting nazionale dal titolo “Fare scuola fuori dai bordi”, che si è svolto a Bari, con un’attività aperta rivolta a persone che lavorano nel settore educativo.
Educare alla differenza partendo dal concetto del confine
“Il corpo come confine”, questo era titolo del nostro laboratorio, all’interno del quale abbiamo affrontato il tema del corpo, che pone e definisce un confine fisico, spaziale, emotivo.
Lavorando a coppie, ciascuna partecipante ha disegnato una parte del corpo dell’altra, solo dopo aver contrattato consensualmente se e quale parte disegnare.
In questo modo, si è aperta la possibilità di entrare nello spazio altrui, una maniera per riflettere sul tema del consenso, di quanto sia essenziale un’educazione che vada in questa direzione e di quanto venga invece sottovalutata.
Abbiamo scelto di far utilizzare i colori a tempera, che hanno un corpo e una matericità importante, per portare le partecipanti a restare concentrate sul confine delineato del proprio corpo e caratterizzarlo consapevolmente.
“Come ti senti dopo aver “definito” la tua sagoma?”
“Cosa pensi del tuo confine? E’ un confine? Come e in base a cosa definisci il tuo spazio fisico?”
“Come ti senti a disegnare l’altra persona e come ti senti ad essere disegnata da un’altra persona? Come ti senti nel riempire il tuo spazio?”
Alla fine dell’attivazione, una volta in cerchio, abbiamo cercato di rispondere a queste domande, in un momenti di confronto orizzontale e autogestito.
Differenze e disuguaglianze di genere: la nostra esperienza nella formazione e nell’educazione
Le attività che ogni anno Educare alle Differenze propone, aperte a chiunque sia interessata ad approfondire, si inseriscono in un contesto professionale -quello educativo- in cui ogni giorno ci troviamo di fronte a differenze, disuguaglianze e stereotipi da decostruire.
La scuola, e qualsiasi contesto educativo, sono luoghi cardine per la diffusione di nuove pratiche di consapevolezza, che mirino a prevenire e contrastare la violenza di genere e del genere.
Sia all’interno delle aule stesse che dei contesti di gioco, ma anche all’interno delle équipe professionali, si attivano dinamiche in cui rischiano di essere messi in atto stereotipi di genere e meccanismi discriminatori, se non attentamente riconosciuti e decostruiti.
Per questo, momenti di confronto e discussione tra persone che lavorano in ambito educativo sono fondamentali: nulla va dato per scontato e ogni strumento che possa essere utile per costruire un ambiente consapevole va considerato come prezioso.
Spazi consapevoli e formazione
Come formatrici di Cargomilla, da sempre pensiamo che l’educazione al genere sia da considerarsi come approccio circolare, libero da stereotipi, che permetta alle persone adulte e alle persone piccole di esprimersi pienamente nel loro percorso di crescita e autodeterminazione.
Lavoriamo quindi quotidianamente per proporre un modello basato sul rispetto dei tempi, dei bisogni e della diversità individuale, riportando sempre al gruppo la potenza e la ricchezza del pluralismo che esiste nel mondo.
Crediamo che l’educazione al genere passi necessariamente attraverso un’attenta educazione al consenso, perché ogni persona possa sentirsi libera di determinare i propri confini, le proprie dimensioni e i propri colori.
Vogliamo portare l’attenzione sul consenso e sul rispetto degli spazi, anche fisici, che ognuna di noi deve avere il diritto di reclamare in libertà.
In quest’ottica siamo sempre felici di inserirci in contesti come quello di Educare alle differenze e, sempre in quest’ottica, proponiamo anche durante l’anno momenti di scambio, incontro e formazione rivolti alle persone adulte di riferimento o che lavorano nel settore educativo.
Grazie a esperienze come quella di Bari, ci strutturiamo sempre di più in quella che per noi è la migliore direzione educativa per creare un mondo diverso!