Intersezionalità: considerare la persona come un intreccio di fattori.

L’Intersezionalità è un approccio teorico e metodologico basato sulla considerazione della molteplicità degli aspetti che compongono le identità e dei modi in cui questi si intrecciano creando particolari situazioni di svantaggio o di privilegio in un determinato contesto sociale.

Cosa si intende per intersezionalità?

La studiosa più citata quando si parla delle origini dell’intersezionalità è la statunitense Kimberlé Williams Crenshaw, docente di legge, nera e femminista, che nel 1989 ha pubblicato il saggio Demarginalizing the Intersection of Race and Sex: A Black Feminist Critique of Antidiscrimination Doctrine, Feminist Theory and Antiracist Politics, in «University of Chicago Legal Forum» secondo cui non si può comprendere l’oppressione e la discriminazione delle donne nere considerando solo il genere o solo la razza: le due categorie si intrecciano e nel loro intrecciarsi producono effetti complessi, multistratificati, difficili da vedere. 

Infatti uno degli esempi più famosi quando si definisce cos’è l’internazionalità è: 

Una lente, un prisma, per vedere il modo in cui le varie forme di disuguaglianza spesso operano insieme e si esacerbano a vicenda. Tendiamo a parlare della disuguaglianza razziale come separata dalla disuguaglianza basata su genere, classe, sessualità o stato di immigrazione. Ciò che spesso manca è il modo in cui alcune persone sono soggette a tutto ciò e l’esperienza non è solo una somma delle sue parti.

Da quando Crenshaw ha per prima teorizzato il concetto di intersezionalità, si è visto come questo abbia attraversato il mondo dell’accademia, portando altre figure e docenti ad applicare questo approccio nel momento in cui andavano a studiare o ad approfondire alcuni aspetti della società.

Intersezionalità e femminismo

Non solo negli ambienti accademici però, anche il mondo del femminismo, del transfemminismo e dei movimenti per i diritti delle donne e della comunità lgbtqia+ ha visto questo approccio sempre più presente all’interno delle discussioni e delle possibilità.

Oggi è un termine che viene usato sempre più spesso per spiegare quanto non sia possibile definire una persona in base soltanto ad uno degli assi identitari a cui sente di appartenere e di quanto siano rilevanti i diversi livelli di emarginazione legati a ogni caratteristica personale in un determinato contesto sociale. 

Questo sguardo che va a cercare le intersezioni è utilizzato anche per mettere in luce come le soggettività che abitano un punto di vista privilegiato faticano a identificare o a mettersi nei panni di chi quel privilegio non lo vive. 

intersezionalità significato

È solo grazie quindi ad un’attenta decostruzione del sè e dei propri privilegi che è possibile attuare un nuovo approccio, intersezionale, alle soggettività, alle problematiche che esse portano, all’attuazione di attività e politiche che possano rispondere ai bisogni di tutta la comunità. 

Come associazione che si occupa di infanzia ci siamo trovate a domandarci come questo concetto abbia profondamente influenzato la nostra quotidianità.

femminismo intersezionale

Tenere conto delle molteplici intersezioni di privilegio o di oppressione anche delle piccole persone con cui lavoriamo ogni giorno ci permette, come educatrici, di costruire spazi educativi e percorsi di crescita più consapevoli e non escludenti.

Una riflessione in continua crescita e in approfondimento quotidiano ma che va a strutturare sempre più il nostro modo di fare educazione e attivismo!